té ~Jl T T 0 Se qui ci fcopre alcun; noi (Tarn perduti AnajfMirajò de fa cri Templi verfo ad Anne. Profanatorlafciuo ; Co’ fulmini a’Tiranni Parla fompre il Tonante . E il fauel »r del Giel tu non intendi ? Anetc. An aliar co j Anaflarco, Frena la lingua, ò vU di.... , ,Ma chi è colui, chea le ruine in feno 'Porta di nudo acciar la deftra armata? Si conduca al mioafpetto. Or. Ah' dell ino crudelSorte fpietata t An.Cielijchi fia coftui?S<»/che amabilvolto? *7. Che garzone gentil. SI. daquefto loco Seritrouolo fcampo, io non fòpoco . Anne. E chi sè tir, che dietro à l J Ara afeofo Stringef’ofafti’l ferro ? Or. Io mi fon’vn,che pe’ fuenarti’I petto Là fi cé.h.Anac.ù.e fento?Or.iniqua forte Mi tradì. .yf«- r /grand’ardir!^af.e chi ti A tentar la mia morte ? (mode Or. iaperti aliai. Sii. preueggo grand’intrico. Or.Ciotibafti,òTiran , fon tuolSjcmico. jAnat. O là* di Anacreonteal Reggio Afpetto Tant’òfi, ò Traditore ? Raf. (Ahi qual mi nafee Improuifa ptetade in quello core |) Anne. Entro carcere orrendo Refticoflui fra ceppi; e fra tormenti Sueli’l nome, la Patria, e i tradimenti • Rof. / Che pupille lucenti ! ) R;. Più veloce dilampo Rapido volo à dar l’auuifo inCampo.p<*r?e ■Or. Andrò fra catene, O pertfdo-Rè • Jvla il cor mi predice, Che