•PRIMO. i< fci RofCieli ! tanti torménti,e ancor non ballar ,ibe An. Nonlagrimar. Afciu^ai! pianto;ella * Ai Torrenti degli ocelli Argine Ini coftan/.a. Di re ;nante inclemente E fpefso la Fottuna A'Irò cadente - La forte d’vn Tiranno E lampo, che fiiarifce. E Figha dell’Inganno, * Sirene, che tradilce . Souenteè l’aureo foglio /fcoglio. Per naufragio degli empi e Mare , e SCENA HI. Sìlma . Rofiele a • T V inipalidifcij e tremi c Che ti conturba. Rof-oh Dio ! sii. Parla,che temi ? Rof. Parlerei,ma-sf/.che malfuela i taoi séii Rof. Odi ; e vdirai ciò, che tù vdir non penlì. 11 Prence di Corinto Florimondo • Sii. T’intendo • Quel Garzon, che vezzofo Difcepo! d’AnafsarCó in quelli Tetti o Già duo Lufìri albergò.infido. M’adorò. l’adorai. migiuròfede • po Magionto apena in Tebe Fifsaleauideluci Nel volto di Cirenei Che il Traditor ( oh Dio ! ) Fra Talami Reali , o, A lei dona quel cor, che fù’già mio.' t e Sii’ Auafsarcolosà?liofà'ì.'cheà te fola Que-