ter* o. . fr Già languido, e fpirante . £rf. De la Regina difperato amante. Si'.Difleà mech’ei non l'ama. E». Ei finfeosw* £ quella la cagion delfoo morire. SCENA VLTIMA. Sì vede Antioco /opra vn letto '; " f 1 TUtti. Er/.TT Ccolo.S*. Antioco. AmatoFiglio.ohDio Str. K ( Mifcra moro anch J io . ) Signor moro felice Horche fri fe tue braccia ^ Gl’vltimi fiati, ahimè, fpirar mi lice. St. Nò Figlio; tidirerpira. Stratomca è già tua,prendi la delira Ch’ella ti porge: così ruole il Ciclo Regina ne la Ina La vita mia ti dono ? acotti Tieni. Str. Antioco, Antioco mio Ecco la delira 5 fon tua Spola. An. Oh Dio Regina. Rnè. Egli refpira An E non m’inganni? Str. Nò An. E non fingi? Se. Nò Figlio. Sorgi pur.ch’clla è tua. An. Tutti ad rn puto Mi ritornan gli fpirti L’anima tediuiua Perdon ti chiede, amato Padre, feufa La riolenza de le Stelle. Se. Viui, Viui lieto, e gioifei, e roi godete Le delirie amorofe Ben mi auueggio, che il CicI cosi difpofe ì 2ttr. O quante gioie ? Tutte ad rn punto Juggonlcnoic. Jj