*6 r A T T O Adherir con J’alTenfo » Sì vilmente dal fetrfò Trionfar ti lafciafti ? Immoderato, disleale, Padre; Padre pochi momenti. Mi reftanodi vita. Accellera à fuenarmi, Che fe tardi, il dolore Penerà la vendetta al tuo rigore Sei. (Oh Dei? m’inrenerifco) figlio, figlio ' Sorgi. padre fon io, E diuenir carnefice non pollo. Chi fa vita ti diede L'alma non può negarti. a me l’inuolo E la concedo à tè : rifanna'I duolo. Ant. Che dici genitor ? iW. Che fpolb fei .‘Int. Di chi? Se/. Della Regina. Ant. Che afcolto?Sei.. Antioco vedi, Se il tuo gioir delio, Che il compro à prezzo del tormento mio , Ant. De la beltà ch'adora. I! genitor fipriua / Sol per gradirmi: Scio. ) Saro sì vil, che de’piaceri froi ( v 'nuolator mi rédai ah nó fia vcroA *f arte ' Ceda, ceda l'amore .■ (gliore . \ Habbia buon Genitor figlio mi-f Sei. Che penfi? Ant. La Regina A me? perche Signor? Sei. Di lei non ardi > Ant. Io nò : tolgati le ftelle Sì Arano ardir. Sei. Non l’ami? Ant. Io la tua fpofa amar? Sei. Figliole nó fing Ant. Parlo il vero. Sei. Et à negarlo Non t'induce il rifpetto ? Ant. Tolga il Cieltal ardor da quello petto. •Se/.,Pollò crederti? Ant. In breue