SECONDO. J7 Sempre più d’amar mi pento , Mà la fiamma crefce ogil’hor ? Il tacerlo c vn fier tormento Lo {coprirlo vn grane error 1 Che dunque far pol's’Io In sì fiero tormento In sì crudo martire 1 Partitegli Dio partite . Io vuò morire . ~Erf ( Di bellezza crudele Certo’l Prencipe è amante:hora mircfta Solo fcoprir l'oggetto , Del tormenrofo affètto . ) Frena Signor il duolo . Ant. Taci, parti, non più; lafciami folo. Sii. N fè non reftarai • Solingo frà le pene Che la Regina àconfolar ti viene . Ant. Ahimè. Sii-Chi sà che non fi renda l’alma Meno al gioir rubella In compagnia sì bella, An. Chi viene,la Regina?S»7. Sì,^».Che farai Alma confufa , combattuto core 1 Affìlletemi, ò Numi : Silenti» pene mie; filentio Amore. SCENA V. t. Str atonie a. Antioco. Lucindo . Str ' A i. Il He fpietato Inc. „ E quel nudo „ Cieco alato 1 Ant. „ Io ben prono la fua Face. « ?. Mai non lafcia l’alma in pace . i Lue.