*8 A T T O Al Deftin fortunato Che tua fpofà mi rende , E’1 tuo cor infcnfato Non mira non offerita Q._eft alma qnai li iìa, refa tua ferua, Tu non'parli, efofpiri? Quelli muti lamenti Son di cor difpcrato Doloroli tormenti. ■ . ■ , Ant Alti L 'cinda , k Stelle T Mi fon nemiche. Lue Dimmi (dele, Che f affligga > Ant - Il Deftin , che m’è crii» Lue. Che Centi? Ant Augofcic, affanni. Lue. Se col verfar il fangue Confolarti potedi : ò quanto , à quanto Prónta lo fpargerei. Ant. Ciò non delio D’altio fangue'] mio duolo Setibondo non è , fé no.» del mio , Lue Forfè, forfè abornfei . . Le nozze mie ? fe tanto Odiofa ti fon, con la mia morte Placa tua pena ria, Ant. Il mio ftato dolente Altra morte non vuol, fe non la mia ; SCENA XVII. ^ - Seleuco . Antioco . Lucindtt . Eurindo . 1 Sei. A Ntioco ? Ant. Genitori Sei. Mira Lu- JLA. Che di sè fleiia afpetta (cinda JTA. Che di sè fteiia afpetta (cinda Farti dpnó amoroló. Ant. 5e del cor dolorofo w Termine pria non han Paccerbe pene Aggrauar non conuieue * Col funefto tenor de la mia Stella Prein