*4 \4 T T 0 Clic Orefìe qui lo sfida, E che dell’armi al lampo Per punirlo l’attendo in quello Campo. ' 'Ami. Parte il milero afflitto, e Iconlolatoj Cl, O matrimonio mio mal agiuftato j SCENA XV. Orefte , Amicle. D immi Amicle, ch«fi L’idol mio, che rapi Hi, L’adorata beltà ? Ami. Di qual beltà fauelli ì • , 1 Or. D’ N? r monia. Am. Io non la vidi Dà che in Sparta le diedi In tuo nome l’ancl, come à tua fpofa t , Or. Chi l’hà dunque,rapita J : ^ Chi m’hà rubato l’alma ? Chi hà inuolato il mio bene, il mio có&rto. Amicle oh Dio, fon morto. Pirro., le in tuo potere La mia bella è rimala, TaròjCh’dà miei Greci Sia la tua Reggia inuafa i Per vendicar miei torti S’armerà il mondo tutto, Cadrai vinto, e diftrutto Barbaro predatore O togliermi Hermiona , O ti trarò dal fen lacero il core. SCENA XVI. , . . , . Aytìclt . x Q Velli equiuoci antQrnvbencotnprjudo; Furiofo (correndo V à pe r le Iqnadre Orelle, c «he farà. Se