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T?t K Z 0. 53 SonOreftc tuo fpofo ' Libero dal furore, Auido d’abfc Tacciarti j Sol per recuperarti Me infognò quelle frodi il Dio d*Amore. Ore Ile fpofo , anima rata, mio caro ; Se in tal punto non moro E miraeoi d’Amor. O* Deh viui ,e lìa La tua vita mio ben la viia mia. Iter. Come foffrir potetti Di vedermi 1 languire Con tenerti fin hora à mè celato t Qr. A quello punto mi ridufle il Fato. Voc. Floride» , Floride». di pili. Che afcolto ? H. Taci : _ ^ Or. Chi ti chiama cor mio fuor 'della ilalna ì Vtc, Fioridea , Floride». Or. Fillade è quelli, L’amico mio, che mio german fi finfe : Di gratvdc.ri!etianz3 Qualche nfFar qui lo (pi tifo : fé non fdegni Vorrei, che à lui qui entrar forte permetti?. Htr. Ite ad aprirli voi tollo l’ingreflo , ■ mr. \0 caro ©refte / . fof • atoJ benf Or. /Ocara Hcrmiona V 1 9 O dolce nodo, ò fortunate pene. SCENA SECONDA. fillade. O refte . Hermbn*. . P Vralfinti fcoprrftij Bella Coppia Reale Vi diluuij fui cere Lieti influiti benigni il Cield’Araore. Or. Qual nouella mi arrechi ò fido amico ? fil. Amicle tuo Germano Con molte uaui armate C f Quelle