4«, ■ ATTO Iouitto Pitto apportatot qui arrido, (moglie Tir. Che arrccchfiparla. And. Andromaca tua Spronata dal defio Diveder tèfnoJpefo Per arriuai à Coleo Solcaua ò Rè l’inftabil R«g‘>® ondofo j Quando fù in duro fcoglio Da procelloso orgoglio Spinco il fuolegno,e in mille pezzi infranto 5 Dal rotto Pino anch’io scagliato in mar.trà i flutti all’or nuotando. L’infelice Rema vidi.e vdij, che inuocaudo- Pitto il tuo nome, fi fomraetfe intanto Non so dir fe tra l’oude.ò in mar di pianto. Tir. Dunque Andromaca è morta ? And. E morta sì: Nò.ch’io fingo mio ben. Tir. s’ella peri pabra fù del fuo male, Partirli non douea Da! fuo Trono Reale. And. E fi poco faffligge La fu a morte signore! P;>. Non damnati immortali,vn dì G more. And. Ah non m’ama il crudele 1 se tal noua funefta L’animo non ti turba Pirro è indìzio,che porti Drnouella beltà l’alma inuaghita . Pir. L’indouinaftiainico And. Io lon tradita:. Alla fiamma,che t’arde Corrifpandjno poi gl’amaci rai Pi>; Fermati in qtieftaCorte,e lo vedrai-