PRIMO: ai SCENA DECIMA. Circe», Atrio .Edalo . Choro di’Sensi di Edalo i S On emette le promette anima ingrata^ * Ola tta quella Statua Entro l’onde gettata. Ed. Come?come?fermatc : k Non vò.che in vn momento L'opra di molti di tta diflipata‘.’ Cir. Obedite vi dico : £ cu Artefice infano Che dà vria fredda pietra Il gel di gclofia per me cauafti In mal punto arriuafti A calcar quello fuolo. Ed. E che farmi potrai ? Cir. Attendi otterua.£rf, Ohimè. Cir, Vatene à volo. Qui uno fpirito porta Edalo per l’aria[opra il ma re, e poi lo Infoia precipitare nell'onde, Citi Voi dal mio (degno in vano Inuolarui tentate ; Si volge a i fetui Tocchi da quella verga di Edalo. Forma,ed etter cangiate. Qift iferuidi Edalo fi trasformano in pianto di nocelle. - Cir. Che non patii infedele ì si volge Che penfiPchedirai? ad Atre*', Quali dilcolpe madrinati do hor vai? ’Atr. Circea.che vuoi.ch’io dica ì Se tu t’ingelottfc i Perche à vn marmo fauci lo. Di tè,che dir dourei Mentre partita fei Con guerriero ttranier gioitane,e bello I Cir, Ecco apunto l'Efttano : To*