dramma Per Musica, Da Rappresentarsi Nell' Imperial Favoritata, Festeggiandosi Il Felicissimo Giorno Natalizio Della ... Maesta Elisabetta Christina...L'Anno MDCCXXI...Per Commando ... Di Carlo VI. Imperador De'Romani Sempre Augusto
QUINTO. 73 E quella è l’ora mia. Me. Non rinfacciarmi Un delitto non mio nel breve indugio. Odimi, o Re. Molto di Ipazio al giorno Mancava ancor. Mi affretto L’ingreflo in Siracufa. Effo mi è chiufo, E tradito mi trovo. Del dolor fo virtù. Quelli mi vedo Panni plebei. Confufo Con la turba più vile, Che fudi a l’opre in giornalier lavoro, Entro. Inganno i cullodi. A tempo giungo Di làlvar la mia fede. Or non elulti Perfidia altrui. La tua giuftizia regni. Rendimi la mia pena. Di. Ah ! Nicandro, Nicandro ! ) ( Tra fe in atto penfofo. ) Me. E tu ornai datti pace ; e fe vuoi morte, Va fra l’armi a cercarla, ov’ella rechi Utile a la tua patria, Non infamia al tuo amico. Mano. Vivi al tuo Re. Vivi al tuo amore ; E la memoria mia , Selinunte, Ericlea, cara a voi Ila. Er. Chiufo è ’l cor da l’affanno. ) Ar. Del mio bene mi priva e vita, e morte.) Ni. Ufai l’ingegno, e mi tradi la forte. ) Di. Balli affetti de l’alma, ornai tacete. E j Di