dramma Per Musica, Da Rappresentarsi Nell' Imperial Favoritata, Festeggiandosi Il Felicissimo Giorno Natalizio Della ... Maesta Elisabetta Christina...L'Anno MDCCXXI...Per Commando ... Di Carlo VI. Imperador De'Romani Sempre Augusto
Q_U I N T O. 67 Dì Selìnunte al fato. Ah! da cotefta, Che tu fede ora appelli, ed io fierezza, Ti aflolvo. Io la rinunzio. Io la detelfo. Meride torni ancor. Del fuo delfino Ti lalcio in libertà. Chi a l’omicida Già perdonò, può perdonargli ancora. Ho coraggio , ho virtù , cui chieder pollo, Senza doverla a te, la mia vendetta. Sciolgali Selinunte. Da me altro fangue il morto padre afpetta. Di. Il morto a te men duole, Che il vicino a morir. Ma tu ’1 condanni. Chieder graziale oltraggiar, provoca a fdegno *. Nè lì ottiene pietà con tanto orgoglio. Ar> O Dio ! Scufa, mio Re , fculà i trafpor» Di fconfolata figlia. In me ftelfa ritorno. Umil ti priego. Deh ! ritratta, 0 ritarda il colpo atroce. Pietà. Meride intanto Di. Taci : che più m’irrita ora il tuo pianto. Per falvar Selinunte.... dr. E che far deggio ? Di. E dolore, e furor mal ti configlia: Che in lui veggo l’amante, e non la figlia. Ingrata ! Punifco col tuo amore L’oltraggio del mio core# E tu ben fai qual’è, 2 La