dramma Per Musica, Da Rappresentarsi Nell' Imperial Favoritata, Festeggiandosi Il Felicissimo Giorno Natalizio Della ... Maesta Elisabetta Christina...L'Anno MDCCXXI...Per Commando ... Di Carlo VI. Imperador De'Romani Sempre Augusto
QJ1 ARTO. 59 Meno ti temerei. Sacra amiftade, 1 più teneri affetti ecco a te fveno ; E ciò che il nume tuo da me richiede, Tutto core or mi trovi, e tutto fede. ^ Incamminando/! per entrare nella Citta , vede ? 2 almarfi il ponte, e chiudergli/! in ejja l'entrata. C Che veggio? Il ponte alzarli .... Al piè chiuderli il varco .... Aimè ! Fermate. A me tocca morir. Ma qual da l’alto Strai mi fi getta, e di quai note imprelfò Foglio ?... Che farà mai ? Sciagure, e mali. < Vedeji cadere al piede una freccia lanciata a •< fuor delle mura, alla quale fla legata una C * lettera , che vien raccolta e letta da lui. ) Meride , in Siracufa entrar ti è tolto. ( Legge. ) Morir deve in tal giorno Selinunte di ferro, e tu di fcorno, (Dopo letto fla al quanto fofpefo. ) Tradimento efecrabile ! Non uomo : Demone, o furia il concepì. L’amico Non potea de l’amico Carnefice mai farli. Si è trovata la via. Di Selinunte Cade recifo il capo, E Meride il recide. Il Re, le genti Che ne diran ? Che Selinunte? O Dio! Qui potellì morir! . . . Morir qui poffo: Ma non falvo l’amico. Noi