dramma Per Musica, Da Rappresentarsi Nell' Imperial Favoritata, Festeggiandosi Il Felicissimo Giorno Natalizio Della ... Maesta Elisabetta Christina...L'Anno MDCCXXI...Per Commando ... Di Carlo VI. Imperador De'Romani Sempre Augusto
QJI ARTO. 57 Di Seimunte è dono. ! Deh ! Renditi a ragion. Renditi a’ prieghi. ' t §ia ’l caro amico ad Ericlea conforte. Tua fe mel giuri ; e vo contento a morte. I Er. A te morte? a me nozze? A te feretro ? A me talamo ? E ’l credi? E mel configlj ? Uccidimi, o crudel, lènza oltraggiarmi. Me. Orsù : reità, Ericlea : rimanti,ingrata.(F«ro.) j Non con addio di pace, Ma d’ira, e di dolor Meride lafcj Te per l'ultima volta. Io noi credea, nè ’l meritava. Er. Afcolta. f Lo ferma.) Me. No. Volano i momenti,e per te fono(ft« fiero.) Già mi fero abbaftanza. Er. Senti. Me. Vivrai? Er. Noi fo. Me. Sarai ? .... Er. Se lo potrò. Me. Di Selinunte ? Er. O Dio 1 (Venfofa, e poi | Sarò .... di morte. rifolut<*.) i Er. Fermati, Me. Sei crudel. Me. Lafciami. Er. Son fedel. Me. Che pertinace cor ! Er. Che barbaro difio ! a 2, Che iniqua fotte ! Er. Senti, &c. , Er. Cedo, Meride, cedo. Me, O al fin giulta Ericlea! | Er. Là ti precedo, D 5 Ove