dramma Per Musica, Da Rappresentarsi Nell' Imperial Favoritata, Festeggiandosi Il Felicissimo Giorno Natalizio Della ... Maesta Elisabetta Christina...L'Anno MDCCXXI...Per Commando ... Di Carlo VI. Imperador De'Romani Sempre Augusto
ATTO Farò, che fcorga Selinunte , tf’l mondo In Mende l'amico , e hon l’amante. Di. Hi detto avria, che con sì franco afpetto, F, caldo ancor de l’altrui ftrage , ofaflì Por piede in quelle foglie, onde non efce Un reo che condannato ? Timocrate ucciderti. Il tuo delitto Ti maniferta. E fu chi vide il ferro, E’1 colpo , e l’omicida, O comando fchernito l O rotta fede ! o mille colpe in una ! v Tutto era poco. Io non fapea l’uccifo, E a l’uccifor porgea le braccia, e a l’ora Ne facevi in tuo cor giubilo , e fefta. Ma poco ne godrai : eh’ oggi avrai morte. Me. Non attender, Signor, che in tal delfino Tenti dilcolpa, o grazia implori. A morte Troppe volte andai contro, Per averla a temer: nè perdon chieggo, Dove error non conofeo- Se Timocrate uccilì, Provocato l’uccifi. Il tuo comando Potca farmi obbliar le andate offefe, Dioni/to y e i Juddettù