dramma Per Musica, Da Rappresentarsi Nell' Imperial Favoritata, Festeggiandosi Il Felicissimo Giorno Natalizio Della ... Maesta Elisabetta Christina...L'Anno MDCCXXI...Per Commando ... Di Carlo VI. Imperador De'Romani Sempre Augusto
TERZO. 39 Noto il reo parricida, Non a te la Tua tefta, A me la chiederebbe il mio furore. Deh ! nrn lafciar focto il tuo retto impero, Su gli occhi tuoi, tanto delitto impune. L’ uccifo era il miglior de’ tuoi vallarti : Era il tuo più fedele : era il mio padre. Vendetta, o Re, vendetta. Di. Io te la giuro. Invan fi afconderà l’empio al mio fdegno j E s’oggi fìa, che in mia portanza io l’abbia, Oggi cadrà (otto una (cure , o d’altra, Qual più vorrai, barbara morte, e vile. Ar. O de i gran Re fpecchio, ed efempio, p forte Punicor de i misfatti, / Bacio tua man vendicatrice. Ademfij Tua regai fede. Il mio dolor 1’ accetta» Oggi del reo la morte Per te giufbizia fia : per me vendetta. Tu vederti il pianto mio. Vedi ancor del padre il fangue : Ma in dolor sì acerbo e rio E' fuo fangue anche il mio pianto. Più dirà quel corpo efangue, Che non dirte il mio dolore : E vedrai qual fia quel core, Che ti amò , che amarti tanto. Tu, &c. C 4 SCE-