dramma Per Musica, Da Rappresentarsi Nell' Imperial Favoritata, Festeggiandosi Il Felicissimo Giorno Natalizio Della ... Maesta Elisabetta Christina...L'Anno MDCCXXI...Per Commando ... Di Carlo VI. Imperador De'Romani Sempre Augusto
SECONDO. 21 SCENA III. Timocrate , e i Juddetti, Ti. .A.L tuo confìglio, o fido amico , io deggio Parte del mio ripofo. ♦ Se Ericlea non è mia, Mende non l’avrà, nè Selinunte. Ar. O per me grato annunzio ! ) • Ti. Mefto è l’amor ,• ma lieto è l’odio : e pollo ?*• Più (offrire il mio mal, che l’altrui bene. hi. Ciò che manca al trionfò , avrai dal merto. Ti. E dal Reale , aggiugni, alto comando. A beltà par decoro amar coftretta, E poter con la forza Giuftificar la brama ; en' hai l'efempio. te, Q Mojlrando Areta. ~) Ni. E' vero : è ver. Tua figlia Non gradia le mie fiamme. Ar. Una figlia non ama, Che col voler del padre. Ni. Dacché n’ ebbe il tuo cenno, il gel n’è fciolto, 1 E per me tutta avvampa. Ti. Figlia non ubbidì con più virtude. Ar. Nè con meno roffor. Ti. Sei lieto appieno ? Ni. Per foverchio piacer ftupidi ho i fenfi. „ Ti. La trovarti amorofa ? ÌE- B 3 Ni.