14 INTERMEZZO SECONDO. Card, Indi dopo un tal viaggio Vò, che vada nel Regno di Plutone Prolèrpina a baciar. Liv. Pover Cardone! Oh Dio! Che tal dilgrazia M’opprime, mi lòrprende, io non relitto» Io mi Tento morir* Certo il melchino Per amore è impazzito. Io Donna ingrata 10 ne fui la cagion. Di già m’alpetto ^ Un fulmine dal Cicl, ehe mi Ipro fondi, Vedo a prirfi la terra. Più rimedio non v’ è, S’egli tornaffe Ah che il cervel non torna. Oh me infelice» Cardone mio telòro, Oh Dio! Non poflo più: già manco, io moro. Card, Gli credo, o non gli credo? M’accofto, o non m'accofto? Divento molle, o mi mantengo tolto? Temo non me la ficchi. E’troppo, è troppo fcaltra. E’ vero da una parte, ma dall’ altra Mi muove a IcompalIIone. 11 rimorlò, il dolore Potria farla morir. Che tentazione! Ora non occor altro. L’ ho pcnfata Vò accollarmi pian piano, c fc la vedo Far un picciolo motto, Ritorno a far il pazzo, e non gli credo.