INTERMEZZO PRIMO. Senza danari aderto Il povero Cardon non è Io lleflò. „ Pazienza ! Liv, E’ ver, 1’indovinarti. Io voglio Un Marito, che pofTa Mantenermi un braccier, e lèi rtaffieri, Due Donne, otto Cavalli, e due Cocchieri, Vuò pizzerti, vuò ftoffe, e vuò ricami, Vuò gioje alla gran moda,. E il paggio, che mi regga ancor la coda. Card. Lodo la tua intenzion, ma non la credo Facile da efeguir, Liv, Forfè efeguita La vedrai quello mele. Card. Ha già il partito Sì torto preparato? Liv. Sì Signor l’hò trovato. Card. Col Braccier, co i Staffieri? Liv. E i Cavali, e i Cocchieri. Card. Mi confalo Signora. Eia Carozza? Liv. E la Carozza ancora. La Carozza ci farà, Ed’ ancor la Signoria, Chiamerò la tacca, e fiacca, Senza quella a voglia mia Non mi voglio maritar.