ifta.ité , e punto non ferno, che_» arbitro de i Monarchi, e delle Mo narchie, fà Cefarechi è nulla , e_> nulla chi è Celare. A voi, ò acclamata, venerata, e temuta Deità,che hà per Altare il Mondo, per incenfi i lofpiri de i decaduti mortali , e per lacrifici i lor cuori ignudi : A voi ò Fortuna confa ero vn Rè , che in voi tutto confida perche da voi, il tutto vie ne,e dipende. Baftahauer in prot- tetione vno de’ voftri fguardi per efifer l’Idolo de tutti i cuori. Voi fete vn’efl'enza potentifiìma delle » Deità celcfti /premuta dalla mano votiua della credulità cómune.Ogni Nume ftà in voi . Sete vn com pendio delle forze fourane . Vn’- epilogo delle virtù che influifeono. Vpi fete il Marte ai Guerriero, il Gioue al Signore, e la Venere all’ Amante. Per voi è Rimato faggio chi è floiido , doto l’ignorante, e Lpicnte chi non hà fenno ; cangia te sù la fronte del pazzo l’edera in alloro , il libello del bialimo , in__» elogio di lode . Voi tutto lete ^, perche tutto fatte . La voftra Pal la,