ATTO Turbar i fonni, e le vigilie in terra Vengono Giunone,, Imeneo dall’ vnu. Amore , e Fortuna dall’altra. lotte. Tartareo Dio . Por. Nume di Stig’orrencfa. a In onta al lordo Gioue. lòtte. Contro Cario infido Rè. ter. A fauor del gran Regnante. dm. Imeneo. 'Por. Fortuna. Am. Amor. Giù. E colei, che fulminante Fàcroliar Favillò ancora. F^')° rJatua P® fla * /»» } ^ tuo f°ccorfo, à 4. Implora. fi. D amor, ch’audace al tormentato mondo Per agitar gl’amanti IcruceiinuoIa,ele più accerbe pene Qpi non s’aeetta il voto. Am. Ingiuftiffìmo Rè de l’Èrebo Non prouafti.e ancor non fai Quanti for*ahan duo bei rai. P. Sgombra ò Furia a le Furie, il Regno a Dite Odi ciò , eh’èprefiflb. S n oaUite. Olà. Sparì jet tlTronofi vedono Demoni fobr* motòri Gmno a tuoi cenni ecco l’aibiffo. Am. -- Vincerà, Gite. Non vincerà.' Por. Carlo. /«j.Carlo.) Ef nra -' r, ctoì. «“reKV Suo yano orgoglio J '✓CE-