S E C Q N D Q. .4, Fcieglierò, ~ Chi più yezzofa, Amorof*. A quell' occhi apparirà . D’vna file. Stt. Carlo. J3or. Confort*. C/r. Addio. ** D’altra il cor non farai. por, Polcc cor mio. SCENA X- £Hcimorg . Doride. D Oride, e del mio eore, Che incenerito è da quei lami ardpnti Deh quaifaran gl’euenti? Pe» - . Non profani, chi c Re con fozzi affetti D’vn’altro Re la moglie. J.uc. Ti repudiò lo fpofo. Ver. L’amo benché infedele. I«r. Adori il tuo nimico ? il traditore? Dor. Sì, che da l’ira hà più lomento Amore tue. E l’amor mio ? Dar. M’è nouo. tue. T’cgradito? Dar. Se onrfto. tue. Ma ft onefto, che aura ? Oer. Ama, e fpera. chi sà. lue. Sarai mia ? Sondi Carloi E s’egli ad’altra Offrirà in tuodifprezzo il letto, e il Trono? •or. C lò che l’empio difprezza à te fia dono. r C Lue,