"ir, )or. Ste, Cir. secondo; 47 Per fraporfi ora nel mezo Adogn’vnach’isìbraua, Qui ci vorrebbe d’Ercole la Culla • Carlo. Dar.) , . « i. Stt. ) Carlo. Le». Vedetelo. Cir.) Cir. 11 mio duolo » , « Sani co* baci. ) van** tutte verfi è Stt. A Carlo i corto. \ CttrLa • Dar. I volo. / ,. , le». Or da la rabbialor fuggo, e m muoio. S C E N A IX. Qiianio Carlo è per rfcire, le tre Ideine gareggiano nell abbracciarlo j t /opramene Lucimetro. S/e.CEimio. . „ . Cir Cy Sia di me*’io l’abbraccio. Dar. Sia per me, fe lo Aringo C*r. M’vccidete. late Olà, da Carlo, Che fi pretende) Rifiutato marito Più non vnifca al voftro len» aujOce. Cir. Hilraioben. Dar. La mia vita. Stt. Ijliè’lmio core. Ceri, Se più cori auelK in petto , A più d’vn il cor darei. Ma egl’i vnSolqueleh*èriflrettf5» Ni, eie ftr d'vn cor faprci. ire. Il tao deh tanta àia». l