$0 U T T 0 S C É N A XXI. sirìftodento, e Cloro in aria [opra ilCar-* ro, Fuluia, che dorme. D I Scigietenèbre Corfieri fquàlidi Piegate il vo), Le Iquamc aligere Ch’in aria ondeggiano, <5 rauidi fce ndaao Sù quello fuó);. , et {erra'. Tolto al magieo Lete in bteùe Tonno 5 Cloro io le luci hòchiufe Di coftei, che qui dorme in prato ameno : C/.Dorme la fiamma, ed’hò gl'incendi in feno, Arif Qui delle tue vigile La vodrai priggionieia. O’ia fpìrti amorofi, ombre adorate, A miei cenni orqui volate, Sù cangiate, Tramutate., Ciucila,Reggia di vago Aprile Ne l’inferno de gl ■'amanti. Sì cangia la Scena nell'Inferno degl'amanti C/.Cloto, che vedi ! Arif Amico Già terminatac l’opraj a l’or, che l’empia A tuoi deliri, aspanei Piegherà il cor di farto La doue s’alza oltre le nubi il Colle Per vfeir da queft’ombre T’ad iterò ilTentiero. Io paito, à te.mi celo Prigionia dcTInfetno ecco 1! tilo Cid<^ SCS-