SECONDO. 4t i Languida (colorita, ; Ignuda’l feno, efcarmigliata’l crine ! l Zid. Infolito dolore i fenfi opprime i ' Off. Dolore eh 5 difonefta : Zcl,[Ahimè, chefento <) . Sorge dal letto lidi»', Zid. A Lidia t e in che peccai < Zel. LalTa, che fece mai>Ott Ditemi, dite Dou’è Cefare : Ltd. E quando Seppe Lidia d’Augufto ! Z«/.Ellad’Augufto Qual può darti contezza 1 Ott. In quefti alberghi afeofo Pcrfidilfima figlia, E tù infame nutrice, il reggio amante Dite ! parlate « oue fi cela, e doue: Zid, S’io nafeondo il traditor Di Gioue il fulmine Riduca in cenere Quello mio cor. , O/t. Ah lafciua impudica } il Rè Tiranno lr ft Suela al nume d'Qnore. ;le, Gli va fopra con i 3 Armi. O morai per le man del mio furore SCENA X. ^ Galietto li ferma il braccio detti,' Ila ott, f-Mu mi trattiene?. Zel. Vj (Partiam di qui Zid, Deggio à cortei la vita) .nj G alieno [ì leua la ve fi e da femina l , Gal. Ottone , ecco al tuo alpetto ! Cefare,che pretendi V Or/.(0 Ciel, rhc feorgo ! TÙ Imperaror ; tu Cefare 5 tù Augufto ; Men-