34 oi T T Q lt».( Ahimè) Signora, (Che mai dirò? F«/.Non ancoS Zen Sono innocente,Fui Ofi mentir’l'indegno Mora qui trucidato Vittima del mio fdegno. Zwv.Pietàjperdon FW Parla,e’1 perdono aurai, Z«»_Cefare.F»/. Segui? L*w.Cefare.£W.SÙ,-di tolto» . Len.CclzK.Fu/. Si,cne più. ' Zen.Vzt comando aftbluto Di lidia entr ogPalberghi. fui Di chi?Ze».lDitollo c che farà) fui. Di lidia al Confole la figlia, Io Io feortai fra Pombre, D’ofcuroCiel fereno. 7«/,Ah feruo infame, c non ti fquarcio’l feno! SCENA IL Ottonei Fuluia,jLeno à terree sbigottito . F Vluia dal Ciel Lattino Efulejà l’or,che gli altri Bagnan ne l’onda il pallido fembiante Portai unge lè piante. F«/.Comefche parlicFuluia Efule da la Reggia? Ot. Anzi da Roma) F»/.Qual Giudicecqual legge? Ott,Il Senato Roman,tronca gl'indugi “ Fuggi rapida,yola, JW.Mi fi conceda almeno, Pria di partir vna fol volta ancora, Fauellar con Galieno. CW.Forza ignota di Nume Rapì Galieno al foglio, e ne la Reggia Cercafi Augufto in vano, F»l.