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T n I M 0. ir' Qial daorondofi abiffi Vmida Deità! /««w. Qùefta c de mari Lafcjuamofa Anfitrite , è qui di Troia Da poca face eftinta Venne à compor l’incenerite muta . G«tiTorna a j vortici. Algofi,Argiue folle Non già delia chi delle ftorie èAmante. ìnm Riedi Anfitrice ài fallì fondi Algenti Ora del Genio Vaoo Obligarò gl'àpplauli. O là! fu i Vanni B'clleuato penlièr che gl’aftti afferra- SueltadalCiel (cenda vna Reggia in terra Cabt.dtll’aitc reggia Salone Imperiale Ultimi= nate da T orza è [opra d'effe Galieno,Fnl- uia. Dame è Canai ieri che /cedenti in gire è iftromenti per In Danx.0, Nouelliflnpou- La Veneta Dori; R'inafcer vedrà. Sif. Cofparfa di fióri-' Corona d’Allòri A. l’Itala Tetti il Crin cingerà » li Della Guerra non rida la Face Ma compagna d’Amor brilli la Pace SCENA ir. Salone Imperiale. & alteri^ con Caualieri-Fuluia condurne, V A s h : i y Voi e.Diue che l’Alba in fronte Voi portare di Notte à feorno , E dai lumi swl’Ofizome ScniaOccalò fpargete il giorno : A é Ne’'-