14 ATTO Mà quelche più s’apprezza Di fae virtudi è il fior. Brìg> Sò quelche vaglio, e quanto Ciafcun lo (ènte, e crede ; Mà non mi vò dar vanto, Che fon modella ancor. (Non è facil trovare oggidì a 4 * ( Una Donna che parli così. Lamp. Saggio Dottor, che dite? Rubi.’ Già ftupefatto fono. Limp. Conte, Signor, fentite? Coti. Ella del Ciel è un dono. Lamp. Figlia, per te fon grato Alla paternità. Brig. Non fon che frutto ufato Di fcienza, e di beltà, (Se fi ricercano ( Del mondo i termini, . ~ a 4. C non fi trovano ( Di tali femmine ( Per la città. Rubi Signora, io mi confolo eh’hò veduta Una giovin fi bella, e virtuolilfima j Mi rallegro davver. Brig.Serva umiliffima. Rub> Verrò, fe lo permette, a ritrovarla, £ng. Anzi mi farà grazia. E quando ella verrà, Io la riceverò con gran bontà. Rut* Per ora hò un certo affare . Con