ATTO Che quel vezzo, quel brìo, e quel vi- fètto D’un novello defir m’infiamma il pet to. Q parte.) SCENA IV. Camera in Cala di Lampridio, Brigida, e il Conte.'' Brìg. Rendo grazie al mio Contino, 1 Che col braccio a me vicino M’ hà fèrvito fino quà. Conte. Il dover, l'affetto mio Non fàprei porre in obblio, Sempre ugual per voi farà. (Che bel garbo, che bel vezzo ! <* 2* ( Non hà pari, non hà prezzo ( La tua bella civiltà. Con. Mà voi, Signora mia, Siete molto graziola, Jìrig.Sò la mia obbligazione Il mio core hà per lei rilpettazionei Con♦ (Tanta bellezza unita A fi gran tciocheria non è un peccato !) Brìg. (Le cerimonie mie l’hanno incantato. ) Con. (Sia communque 5 il mio ftil non ab bandono D’offrire ad ogniDonna il core in dono.) SCE-