PRTMO. tena.Son raggazza onorata, E tè mi ftuzzicate..... Cecc. Eh non fi tcaldi : Ella vede che fon fi giovinetta Da non garrir con lei, eh’ è già civetta. /^««.Civetta a me ! Mai più te la perdono ; Farti veder tàprò quella che fono. Son buona buona Fino a quel fègno» Ma fe in’ accendo, Ma tè mi fdegno, Brutta pettegola. Ti fo tremar. Cecca. Non tanto foco, Stolta civetta, Non vieni avanti, Che per vendetta Se tu mi provochi Ti vò sfregiar, Berto. Zitto: cefTate Oibò ragazze Glui fra la’gente Non fiate pazze ; Deh via non fatevi Di più beffar. (partono le due Donne per opera di Ber. da parti oppofltP) Bert. Per buona tòrte alfin m’è riuteito Divider quella lite, E mandar ambe per oppolle gite. Or vò feguir la Lena, Che