r È K Z O. 55 Lieta l’Alma gioirà. Viua tee. Viua Viua il cieco Nume Chequell’Alma Pur felice al fin farri, Di ferire à per coftume Cento Amanci è cento Cori Ma fia dolce i Tuoi rigori £ s’ottiene al fin pietà . Viua, &c. SCENA IV. ■Mandane. A/n#.*T^Acette ò penlieri JL Non bramo di più , Contento è il mio Core Soaue è il dolore , M'è dolce, m’è cara , La mia feruitù. Tacette, Sic, Almira >- Mandane ? Man Oh Dio ? ■'SV/'.Che t’affiige ? che brarpi? Man Legi sù quelli lumi il foco mio •’fr/.Ami dunque Signora 5 Man, E tu non ami ? 4rt. Ardo sì, ini pauento. Af*«,Chc t’afflige / che brami ? ?" Leggi sù quelli lumi il mio tormcro, Man.hfno chi nonconofce. ■'f’r.Seruachi non intende Man li mio Amor, te mie pene, C 4 Man,