TERZO- J* De l’inimico cffercito àie tende. Porfi il foglio, pregai Leffe, gradi l’affetto, e quella al fine Alle preghiere tue rifpofta rende. Arm. Care mani dinine Perche baciar non poffo Quella neue celefte Come bacio la catta in cuifcriueftc. frericipe generofo Lejfi il tuo foglio , inttli I tuoi liberi fenfi Vicina mi hauerai piò che non penfi I, Verrò ne la tua corte Mentirò nome , e volte M per farmi à te fola Nota , e palefe à piene porterò fcrittò'il tuo bel nome in f,ne, Rofane, Altro ti dille J Rof. Affidò à la mia fede L’anima fua in quel fogliose in fra le fchiere Per guida à quello piede Sciolto dal petto ella vn fofpir mi diede. A rm. Dolci fofpiri. X°f. ( Dolci martiri ) Arw.Dunque trafitta Langue d’Amor? fo/Ccsì al vino gl’cfpreffi Le tue fembianze vaghe Ch’innamorata ella confetta ogn’ora Arder Fenice amante Al balen di quel ciglio More per quel bel volto, e’1 fen ferita Chiama te fuo teforo, anzi fua vita . Arw Mà del fuo labro Tali furon gl’accenti}- * 4 /. Io rapprefento G 1 Sen-