PRIMO. 47 Chiudono i tomi abiffi M’ingombri ’1 ferro. SCENA XXII. Mandane,Linde,* detti. *f/?.TNdegno. XQoefti è Attanjetie'Lt*. Altri ò Sig.wó c’ è, ■dft. Ritiratelo è Seiui Tù reità infido « Lindi Lin, (ohimè ) fi Mà come fn frà catene Raprcfcnti ò Mandane il prigioniero} Piangi, fofpiri, c taci ; P ai _Ia, che ì gtaue colpa E lieue feuia il piantoj c tù fellone Scopri dou’è Atramene ?' Lindo finge di piangere ani or lui. Man. Padre Lindo è innocente. ■afi Tù palefa l’error figlia imprudente. Man O Dio (e parla il ciglio Con faudli di piamo Giult'è, che racia'ì labro. ■<#/?. Tofto l'erior dilcoprj, òefanittrata Al piè del Geiiitoie . 2*tan. Pari a iljll to in piantoli mio dolore. ■Afi. Mà nel Catene elettro, Come l’ardita figlia Portò folingo’lpièjJi traditore ? irn.Parla ftillato », p.anto il-mio dolore. r , °*' 1 1 "‘“‘'‘Pi intendo, e tà fellone D vn Monarca fdegn^to ‘ a ’r, , t,Illceil ^ a ^folgore inclemente . Man.Padre J indo è innocente. ■dfi. Che più rnuhiufa Entto àfjtieiproprij alberghi R i Co-