V R l M o. 17 Cai». Fuggi Amore Che già liaero èl mio core . D*vn occhio lucente, D’vn labro vermiglio, D’vn feno di giglio, ! Io più non auampo Ne la Rete d’amor più non inciampo Più non ardo Al Lalleno tl'vn bel guai do ■ Di crine ch e biondo, Di boca amorofa , Di guancia vezofa, lo più non auuampo Ne la rete, He, SCENA X. Rofànc , Eurimante, A Mico: à quella terra Fri le Pcrfichc (quadre al fin la fótte Il noftro piè conditile - £ur. Dhe mia Rofane. fio/. Taci, e di Rofane Qui fetto Ciel iiimico,il nomeafcotidj. Eur. Cieca dal tuo furore ah non t’auuedi Ch’entro à Falanghi oftili Impregioni te ftefla ! Ror. Non più; vanne c tna cura D’Artamene cattino Sia rintraciar la dubia vita, e quello Opri tua fede, e mio penderò il refto • parte "Eurimante. Armati cieca dea di crudeltà. Ne goda l’empio, che mi tradì Che l’alma mia t’adorcrà Ma