Respinti e franti Dal risuonante Scudo di Pallade, Dal fulminante Telo di Giove: Di luce candida Il ciel s’ ammanta, E folto nembo Di giglj piove De’ Numi in grembo Del bell' Eurotà in sulle sponde Quando Apollo al ciel cantava Giove or cigno, ed ora toro, Ora Ninfa, or pioggia d’oro: Attenta e immota La rapied’ onda Con l’aura stava. La dotta lingua Al dolce canto snoda, E ’l piel applauda Ad Alessandro e goda, Timoteo il canto incomminciò da Giove, .Che volle abbandonar 1’ eterno Olimpo, Ed a forza d’amor sottb l’aspetto