tl E che lo lascia immerso nel suo sangue. Geme il buon Dario e langue, E senza aver chi lo consoli e aiti, Nell’ estremo dolore Riguarda il cielo e more. ^ Numi instabili, . O doni labili, Di cieca sorte! ; O amara morte! 9 / '• Mesto e pensoso il vincitor rimane, E il gran capo grollando Rivolge in se come fortuna gira, / E profondo sospira. Ride il cantor esperto, e ben sapendo Che amore da pietà poco è distante, Tenero suono in sulla lira ei tocca, E nel cuor liquefatto amor trabocca. Altro non è la guerra Che 1’ orror della terra, Altro non è^onore . Che noja ed errore ; E s’ imita il Tonante Sol con esser 1’ amante. Ah credimi Alessandx’O, Se il mondo meritò che tu ’l vincesti,