SECONDO. 2$ Qucfto fen pace non hà . Luci belle&c. ■ ' Ludicare vi chiedo fhercèl ' Già pentito è qucfto core , Id immerfa nel dolore. <’ì • A _ Stàlanguendo la mia fè . Luci care. . far/ SCENA VI. Vulcano. Venero. Vul. T~j CeoCi prisca. , JLj Ve* ecco V ulcano; io voglio. a fa Lufingarjo coi vezzi: ) Ancor fdegnato Mio Confortcadoraro. Vulc. odi 1 infida Ve» almeno Senti le mie difcolpe.K#/e, Io fteflb vidi l •Infedel* i mici torti. Vm.e che vederti f Vulc. Teco Gradii: o. Ve», e poi? Fe#.Int«fi idetti tuoi... ,■ Ve». Io coslfinfi all'ora 3 0 Ma perdono.» chiedo. Vulc Lulinghiera Sirena io non ti credo!, or A gl'incanti dirti# beltà Qucfto petto non cederà. Finto vezzojfìnco tifo • ,■ Di bel labro,di bel vifo •§^“3? H 3 D2 Non cangerà A gl’incantri& p 4r Ven Indile reto conforme, A me li fatti accentiniov oi oiunq. ; " " • ^ Venere non fon io fe notf à'ptSittir.i sH") Ma giunge Amoa, 1,•<?«;(*'; .•. : L '“‘- B 3 SC£.