V Jt I M 0. aj SCHN A XXI. Vulcano , Venere. Vulc, QjEgui.fegui infida «3 II tuo vago. Ve». Di Marte à parte. S’auuide .Vulc. In quella guifa Serbi la fede . Yen. Afcolta. Vulc. Taci impudica . Ancora Ofi parlar ì Ve», t’inganni.FWc.ò mentitrite. Ve». Cefi oltraggi vna Dea ’ Vulc. Coli oltraggi il Conforte > Ve». O me infelice. * P* rt ì Dhe piacciati afcoltarmi Vulc. Nò, nò, vuò vendicarmi, Vendetta sì sì. Rifucglia il furore Schernito mio core Con chi ti tradì • Vendetta, &c. parte'. SCENA XXII. ^ Venere. A quante pene , e quante Mi deitina la forte : ahi che aggirato Da l’aitrui gelofia , dal proprio amore Goder vorrebbe,e non sa come il core, Noiofi penfieri Celiate, ceffate. Se volete, Che più liete Del gioir vengano l’ore Date