p iti M o. sj SCENA VIII- Cortile nel Palagio di Falfirena .. Dorìsbe LariJJ,4 . X)or. Q E il rigido Arciero ij Con dardo fé «ero Il fen mi piagò , Mai Tempre in dolore 1 L'affitto mio core Languirlo vedrò. tur. Per quello à Falfirena Si n<rta Maga io qua venir ti feci. Dar. Chele dirò ? Lar, Che Tei Principerà di Cipro j e che rapito Ti fù l’amante . Dar. oh Elio, Che fiero duolo è il mio . Zar.,, Voi altre gkmani «Non l’intendete t « Se non hauete ,, Ciò che bramate „ Vi difperate 5 „ Indi col piangere • «Sperate frangere « Del fato rigido «La ferità, „ Cofi và „ A me credete.' " „ V®i,&c. 3tsr. Credi poi, che da lei Rimedio riabbia il mio mal, Z.Sperat lo Dei Ma giunge à quella parte II tempo di (coprirti Attendi qui in difpane ,