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to U T T "0 r Al giorno d’oggidl Chi è amante fcaltto. ’ S'egli non può goder Opti, che à fuo poter Non goda l’altro. SCENA IV. Jl4art< in macchina con feguito? peiAmore* Mar. A D odio moi tale jfjL Accendetemi fdegno,e fororc. S’uccida.ilriuale , Che fà guerra crudele afmio core _ Scendendo dalla mathina. /Tot. Perche così fdconofo Gradiuo, Mar. Ah ben lo fai> E puoi eù folo Amore * Dar pace à quefto.core. Am. Togli, togli dal petto-. I! gelofo fofpetto . Ma che chiedi da me > Mar. Vorrei che in feno Di Ciprignal’affetco Si fpegnefit d’Adone. £m. Odi, e t’appaga Non eodrà più del tuo riual Ciprigna,, Che languir dette Adon per altra piaga .. Sempre è vago il Dio d'Amor Di far none piaghe al cor , Gode se infiamma. Di noua fiamma,, Dcangiar brama il fuo ardor,. parte-