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m x s X ss ; . Or felice, or mefchina Paftorella, guerriera, e pellegrina. Finché il Monarca Aflìro, FofTe merito, o forte, Del talamo Reai mi volle a parte. Sibari. Ma ti conóbbe? Semir. No. Finfi, che un fonte ^ L’origine mi dcffe, e che agli auge 1 De’primi giorni miei dovea la cura. Sibari. E all’effinto tuo fpofo ' ì Non Succeffe nel Regno il picciol Nino. Semir. Il crede ognun : la Somigliànzà ingann*0. Del mio volto col fuo. ^ Sibari. Ma come Soffre Il legittimo erede Te nel Suo Trono ? '€>1 Semir. Effeminato, e molle Fu niia cura educarlo. Ora in mia vec Gode vivendo in femminili ipoglie- Nella Reggia racchiuSo, e’1 Regno teflrt Non lo delia. (g| Sibari. Che narri ! (e quando Spero