Sempre anelante e fianco, L’invidia apprefl'o, e la fatica al fianco. Mira entrambe, e dimmi poi Qual di noi già porta in faccia La promeffa, o la minaccia Del contento, o delmartir. Accompagnami, fe lieti Vuoi per fempre i giorni tuoi 5 Abbandonami, fe vuoi Fra gli /lenti impallidir. Aretea. E' ver : della rivale Piacevola e la fcuola, Faticofa è la mia: ma fon d’entrambe Vari gli effetti e inafpettati. Io cangia La fatica in piacer. La mia nemica Ogni piacer la divenir fatica. Se a feguirla t’induci, i fuoi diletti, ‘ Con tuo ftupor, degenerar vedrai In tedio, in pena, in un mordace interno Difprezzo di te fteffo : e vii non meno Che difperato alfin ; più non avrai Fra gli aflìdui contralti Ne al rimedio, ne al mal forza che baiti. Ma generofo e franco Se i miei travagli abbracci, il tno vigore Crefcer con lor vedrai ; di giorno in giorno Più lievi diverran, fino a cangiarli In folido contento : e allor potrai Con l’innocenza in fronte, Con la pace nel cor, col merto appreffo, Senza arroflirti, efaminar te fieffo. Oh mifero, chi nato Solo all’ ozio e al ripofo effer figura !