28 T T 0 A fd. Trà i Gladiator , che vccifi Oggi reftar lo fcelli, E la facci a di fangiiejed'orror piena . Veltigio d'huom non rapprefenta à pena. Or che penfi ? Sìface mofira vn lenzuolo,poi {ezue. Sif Rac.corr’in quelli lini De Zefiri corcefi I fiati veheraenti, Et affidarmi à la pietà de'venti, Afd Ardimento impeufato. Sif. Ogni rifchio è leggiero à vn difpcrato. Zehretti quà correte, E rendetemi quei fiati, Che piti volte fofpirati Voi da me raccolti hauete. Zefirettij&c. Me ntr e càta il lino fi gonfia inferma di vela, Zehretti deh venite Frettolofi quà d'intorno, Che farete poi ritorno A le piagge più fiorite . Zefiretti &c. Ma già d’aura benigna Vedo gtauido il lino. Mi confcgno al voler del mio Deliino l Sifitce foftenuto dal lenzuolo'fcende à Terra, Afd. Stupidofti raccolgo, ò mio Siface. Siface da vna lettera ad Afd. Sif. Prendi : fà dà tuoi lenii De l'eftinro àia delira Confegnar quello foglio./fyy.Iro elTequifci. Vnferuo pone vna lett.in mano al cadavere, Altro date fi chiede ? Sif. Proibifcij che ciò non fi riueli » Prendete voi la mia cultodia,ò Cieli. SCE-