2 6 jl T T 0 Sof. Quefti vezzi indecenti Mallinilla raffrenila, * Che più grani mi fon d'ogni catena Mafs. A chi ti lafcia,oh Dio, libero il piede Tù vuoi dunque feortefe Incatenar la lingua ? e nel profondo Del core agonizantc Sepellir’i fofpird’vn'alma amante ? Sof. Perde il merto chi chiede Pergenerofodonfozza meteede. (alma Mafs. Dunque, che far degg>ior\ y< ,/.có nobil 1 OprardaEroe, Mttrf Mà quali Di chi vince da Eroe fono le fpoolie ? Sof Chi femina fauor, fanor raccoglie . » Non fperi di godere 3) In amore j, Mai quel core , , Che tacere il duol non sà 2 ,, Che fpeflo ancor penando, ,, Quando men fi ftà afpecando „ Il tacer troua pietà. Non fperi, &c. „ Non penfi di gioire ,, Vn’amante Se collante „ A (offrire il duol non è „ Che fpeflo ancor languendo, „ Quando men fi ila attendendo „ li tacer troua mercè. „ Non penfi,&c, parte. SCENA XVI. JUfaffìmffa. (1 tacia, e non fauelli > „ C Ch'io 4 non palefi’l duol,che mi dinorai ,, Sofà