24 ^ T T 0 Uè] ben, che non conofee-, e non intende . Chi è bella, c giouinc ” „ Goda fe può ,,Ne l’ore amabili „Di giouentù j „Che gli anni volano, „ Ne torna più Il tempo rapido, „ Che già volò. Chiè&c. SCENA XIV. Scipione. AfafsiniJJn. M*t[. rOmrao Duce del Tebto J Maflinitta finchina, Scip. Ed’ io l’abbraccio. Ma([. De’ Maffcffuli '1 Rege, Che à noi ribelle ci affali co’ Peni Tu prigionier traefti : Io penetrai Nel Regno tuo có l’armi} c d’ogni intorno Sparfil’Aquile altere, Piantaiftendardi,ed innalzai bandiere , Ecco di prigionieri Lungo ftuolo t’arreco} E con tua gloria eftrema Ecco al tuo piè lo fcettro,ccco il Diadema; £ cip. Anco l’ifteffo Marte Cederebbe al tuo atdjr. M*ff. Ami ogni palma; Grande quantunque fiat Gradino fteffo à le tue piante inuia. Scif. Mà dou'è Sofonisba y % La Regina ì fuggi} nc teppe mai - B Trarne