■*6 che breuità , ed accrefcerlo nello cànzoni, nondimeno vffcorgéMÌ Tp elio interamente la nobiltà dellldeà, •del fuo Autore , ne lo vederai punto variato dall’effere fuoprimiero. A fi ne però, che non refti pregiudicata-» la gloria d'vn tant’Huomo,faràno le aggiunte diftinte con quello fegno,, perche di mezzo all’pmbre dcU’alcrui debolezze Ipicchi più chiaia la luce del fuo fapere . Ben lei pregato ;à compatire anco quelle, & ammirare in effe l’armonia Ipiritofa delle note del Signor Bonauentura Viuiani,.il quale dietro Torme d’vn chiarifsimo Apollo benché fepolto hd procurato di compiacerti. Per altro le voci di Fato, Delfino, Deità, e limili fiano da te riceuute come Scherzi di poeti ca penna; mentre chi le dettò viuo coi Sentimenti della vera fede , e vini felice.