SCENA IX. Giacinto, poi Aurora. LjSfer doVrò crudele, Per piacer al mio Ben ? sì sì fi faccia Si frenino, fi uccidino ' Quelle nemiche Feminc, ' Ma piano per mia fe ;* Se uccidelfero poi le Donne mè? Vorrei, e non vorrei ; Sono fra il sì, ed il nò. \ . Penferò, lìudierò, rifolverò. Aur. (Come? Giacinto;armato?) Giac. (Ecco la prima, a cui. Dovrò ferir il fieno, M! Che fie la rimiro io vengo meno.) Aur. ( Parla fra fie. Paventò Di qualche tradimento.) Giac. (Orsù, vi vuol coraggio ; Con un colpo improvifio L’uccìderò lenza mirarla in vifo.) Aur. Giacinto. Giac. (Ah bella voce)) •’ Aur. Che fate Voi? Giac. Non fio. Aur. Mi volete fvcnar ? . - • r ■ ? Giac. pignorano. . , ’ ; ; Aur. Che fate di quel brando?' Giac. Son uu-novello im'roit^for d’Orlaiidò.. Aur. Datelo a pie. . . . • ; % Giac. Non pollò.