SECONDO. f) Ciac. Oh Cara ! Oh mé'contento ! ' ^ Balzar il Cor per il piacer mi tento, Cint. Ditemi come fiate Di coraggio, e Bravura? Ciac. La gran Madre Natura ■ ‘ M’ha fatto l’alto .onore Di donarmi un bel volto, ed un.gran core, Cint. Mi piace il paragone. (S’è bravo, com’ebel, farà unPcfarone, Giac..&ùi parlate, efponète, •■ A ■■■ Comandate, imponete Armato a voltri cenni il braccio mio Svenerà, fefìa d’uopo, il cieco Dio?) Cint. L’imprefa, che a Voi chiedo, Difficile non è, Giac. Nulla è difficile ' ; fC A un cuor, eh’ è tutto facile* ; Cint. Prendete quella fpada* Giac. Ecco l’accetto;' ! Mi p a fièro, fe lo bramate, il petto* Cint. Or di fangue virile io non ho fète. Voi uccìder dovete In quella Città uoftra Cento donne, e non più, per parte volita. Giac, Come! Dònne fvèhàr? Cint. Se voi ciò fate, ' Mio Spola al fin firréte, E meeo regnerete ; E quando mai Ricufafle obbedir il mio precetto, Vi pallerò con quella fpada il petto, Giac. Eh Signora, Signora, Per dirla ; non vorrei morire ancora. C 3 Cint.