SECONDO. 35 SCENA VII. Rinaldino filo. A H pur tròppo egli è ver! Parole, efguardi, Che rendono gli amanti Schiavi della beltà, fon tutt’incanti. Ria come oh Dio! ma come Scioglier potrei dal cuore L’amorofa catena? La liberti, mi fembrerebbe or pena. Quando un cor fi compiace Dell’ amorofa face Si facile non è mirarla lpenta, Liberartene affatto in van fi tenta. I Vederfi in un’ ìflante Il caro ben languire » Sa queft’e duci bajlaute Vìa farmi oh Dio morire, Mortejchefai, dov e? Se non ni uccidi ahi lajfi Il duol in fai momento Morir più non pavento Morte per me non fi. SCENA