ATTO Penfar mi fa, che utile più faria, Introdurre fra noi la Monarchia, D’una loia il governo Far fi potrebbe eterno, e in quella guifa. Se una Femina fola impera, e .regge, Tutti avranno a ofl'ervar la ftefia Legge,^ Cint. Non mi fpiace il pender, ma chi di Noi Efier' atta potria A foftener la nuova Monarchia ? Tul. Quella, ch’ha più giudizio; Quella, ch’ha più configlio; Che sa con più prudenza Il rigor porre in ufo, e la clemenza, Aur. L’Impero fi conviene A Femina, che làppia Con dolci di pietà foavi frutti In catene tener gl’Uomini tutti, Cint, Anzi a Colei, che fiera Sul Feminile foglio De gli Uomini frenar fappia V orgoglio* Tul. Facciam cosi ; ciafcuna Si proponga di noi ; ciafcuna ai voti Il proprio nome efponga, e il Trono eccclfo Indi a quella fi dia, Che dai voti maggiori eletta fia. Cint. Io l’accordo, Aur. Io l’accetto. Tul. A noi fi porga . L’Urna, e iLupini; ed io, poiché la prima Fui a proporre il nobile progetto, Prima nrefpongo, e i voftri voti afpetto. CORO